Può il nostro nome determinare la nostra personalità? Un nuovo studio ha rivelato che le persone che portano questi 3 nomi tendono ad essere meno intelligenti.
Un vecchio romanzo di Henry James s’intitolava “L’importanza di chiamarsi Ernest”. Oggi, invece, in base alla rivelazione di un nuovo studio, potremmo scrivere un romanzo dal titolo “L’importanza di non avere determinati nomi”. Se pensate che il vostro nome non abbia alcuna rilevanza, sappiate che state sbagliando.
Sarà il caso oppure no ma un nuovo studio ha messo in luce che i soggetti che si chiamano in certi modi, sono meno intelligenti degli altri. Insomma il nostro nome la sua importanza ce l’ha eccome e non si può escludere che influisca anche sul successo che poi riscuotiamo nella vita. Del resto il nome, talvolta, può fornire diverse informazioni su un soggetto: il decennio in cui è nato, la sua provenienza geografica, a volte addirittura l’estrazione sociale. Nel prossimo paragrafo vediamo quali sono i 3 nomi che portano le persone meno intelligenti.
Ecco i nomi delle persone con un Quoziente Intellettivo basso
A scuola non sei mai stato un genio? Non è colpa tua ma del tuo nome. A dirlo è un recente studio condotto dai ricercatori dell’Università di Stanford. La maggior parte dei soggetti che hanno i 3 nomi che vi svelerò di seguito, tendono ad essere persone poco intelligenti e con un Quoziente più basso rispetto alla media.
Difficilmente troverete una donna nata negli anni ’50 che si chiama Chantal o Pamela o Katia: ogni epoca ha i suoi nomi ben precisi. Il nostro nome fornisce parecchie informazioni su di noi senza che nemmeno dobbiamo presentarci o dire chi siamo. Ora, stando ad una nuova ricerca condotta a Stanford, il nostro nome sarebbe strettamente collegato anche al nostro livello d’intelligenza. Lo studio ha coinvolto 70.000 persone.
Per valutare il livello d’intelligenza dei soggetti, è stato misurato il loro Quoziente Intellettivo attraverso i metodi canonici. Da quanto emerso le persone meno intelligenti hanno quasi sempre questi tre nomi: Sara, Aline, Jonathan. Prendendo come Quoziente Intellettivo medio il numero 100, è emerso che i soggetti che si chiamano Jonathan, in media, hanno un Q.I pari a 80 mentre chi si chiama Sara o Aline non sale sopra l’82.
I risultati stanno già facendo parecchio discutere e per più di una ragione. In primo luogo si tratta di nomi diffusi negli Stati Uniti o, al più, nel mondo anglosassone ma non in tutto il mondo e, quindi, tengono conto solo di una fetta di popolazione mondiale molto limitata. In secondo luogo si tratta di nomi molto comuni negli Stati Uniti e, forse, è questo che ha fatto salire il numero di persone con Q.I più basso. Insomma se tra 70.000 partecipanti la metà si chiama Sara, è più probabile che ci siano tante Sara con Q.I basso. Infine bisogna considerare che non esiste solo un tipo d’intelligenza: il Q.I misura solo l’intelligenza analitica ma non tiene conto di quella emotiva né di quella creativa.
