La farina può prendere fuoco da sola: bisogna stare molto attenti perché può causare una vera e propria esplosione. Come evitarlo.
Può sembrare assurdo ma è la verità: la farina può incendiarsi ed esplodere causando ingenti danni e anche mettendoci in pericolo. Rischiamo davvero grosso ad adoperarla in un certo modo e, a certe condizioni, le conseguenze possono essere queste. Quando pensiamo alla farina, però, non ci passa per la mente niente di così allarmante e invece è proprio quello che può succedere.

Quindi, ecco a cosa dobbiamo fare attenzione, cosa dobbiamo evitare di fare con la farina, come maneggiarla correttamente e cosa davvero la fa esplodere ed incendiare. Solo sapendo a cosa andiamo incontro possiamo evitare di rischiare grosso.
Perché la farina può esplodere? Quando accade?
La farina ci fa pensare a tante preparazioni buonissime come la pasta fatta in casa, la pizza, il pane oppure un dolce gustoso. Non penseremmo per nulla affatto a scenari drammatici come incendi ed esplosioni ed invece, la farina può esporci proprio a tali rischi. Ovviamente si tratta di una reazione chimica che si scatena a certe condizioni e che è bene conoscere.

Come tutte le polveri, sia di natura organica sia di natura inorganica, la farina è una sostanza infiammabile. Questo significa che, come qualsiasi altra cosa, se avvicinata al fuoco, brucia. Il problema è che, a determinate condizioni, la farina può bruciare anche in assenza di una fiamma viva. In passato si sono verificati diversi episodi drammatici a riguardo: nel 1785 esplose un deposito di farina a Torino, tre anni dopo esplose un mulino in Minnesota, uccidendo 18 persone sul colpo.
Nel 1887 in Sassonia un’altra esplosione di farina provocò circa trenta morti. Nel 2007, un’esplosione di farina a Cuneo ha provocato ben 5 morti. La farina però brucia ed esplode sono a determinate condizioni: è necessario che l’aria all’interno di una struttura chiusa, come un magazzino, sia satura di polveri. Poi, è necessario che si produca una scintilla a causa di un malfunzionamento elettrico, dello sfregamento di parti metalliche o dell’incauta accensione di un accendino.
In un ambiente saturo di polveri, la scintilla a contatto con l’ossigeno presente nell’aria genera una piccolissima fiamma che, in condizioni normali, dovrebbe spegnersi subito. La polvere presente nell’aria funge da combustibile che viene bruciato tutto insieme, provocando di fatto un’esplosione simile a quella di una bomba. Per fortuna nelle nostre case è impossibile che il pacchetto esploda mentre la stiamo adoperando per cucinare ma, per precauzione, meglio non accendere sigarette o provocare scintille nelle vicinanze se una manciata di farina si è sollevata in aria e quindi le polveri si sono diffuse nell’ambiente.
 



