Brutti tempi per chi pensa di fare il furbetto alla guida: con i nuovi autovelox non si scherza più. I controlli arrivano dall’alto con i droni e riescono ad individuare targa e velocità del veicolo.
Ridurre e prevenire, per quanto possibile, i sinistri mortali che si registrano ogni giorno sulle nostre strade e autostrade, è una priorità. E, in tal senso, nelle scorse ore, la Commissione Trasporti del Parlamento europeo, ha approvato tutta una serie di misure volte ad una maggiore stretta sugli automobilisti e i motociclisti, specialmente se freschi di patente.
Controlli più serrati, norme più rigide e controlli medici obbligatori. Inoltre d’ora in avanti sarà più facile che mai vedersi revocare il permesso di guida e le revoche – come anche le sospensioni- decise in uno Stato europeo, avranno valore anche in tutti gli Stati membri. Insomma si mette male per tutti coloro che hanno comportamenti un po’ troppo spavaldi e spericolati quando si mettono alla guida.
Ma non è ancora abbastanza: entra in scena anche un nuovo sistema di monitoraggio ultra preciso. I nuovi autovelox, infatti, utilizzeranno droni che dall’alto individueranno in modo impeccabile la velocità di percorrenza dei veicoli e le targhe. Si prevede una fitta pioggia di sanzioni e di revoche della patente.
Pioggia di multe e sospensioni delle patenti grazie ai nuovi autovelox che opereranno attraverso droni. Il controllo sarà ultra preciso: dall’alto individueranno in pochi secondi la velocità dei veicoli e le relative targhe. Ora non si scherza davvero più.
Il nuovo sistema di sorveglianza che utilizza i droni, per il momento, funziona solo negli Stati Uniti dove un monitoraggio dall’alto si è reso indispensabile. I droni monitorerenno con altissima precisione le targhe, la velocità e gli spostamenti dei veicoli. L’esperimento ha avuto inizio circa un anno fa in Texas ma ora ha preso piede in tutti gli Stati per ragioni di sicurezza. Molti lamentano una violazione della privacy ma sembra che ormai sia tutto già deciso.
Ormai circa l’81% della Polizia statunitense si sta appoggiando a questi autovelox di ultima generazione e sempre più aziende strizzano l’occhio a questa nuova tecnologia di sorveglianza che sembra essere molto promettente in termini di fatturato. Ma perché tante polemiche se si tratta di qualcosa volto a migliorare la sicurezza sulle strade e le autostrade? In effetti la violazione della privacy non si può del tutto escludere.
Queste telecamere montate sui droni possono leggere migliaia di targhe al minuto ma non si limitano a registrare solo la targa dei veicoli e la loro velocità: viene registrata ogni volta anche la direzione di marcia. In pratica la Polizia, per mezzo di questi droni, registra i nostri spostamenti e viene poi creato un profilo dettagliato di ogni guidatore. Dunque tutti possono essere potenzialmente controllati in ogni istante senza esserne consapevoli. E che fine faranno questi dati sensibili registrati? La questione è ancora aperta e si teme che questa nuova tecnologia, dagli USA, possa presto attraversare l’Oceano e arrivare anche in Europa.
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