Il pignoramento del conto e il fermo auto sono legali? Ecco in che modo puoi difenderti e quali sono i tuoi diritti.
Oggi sempre più persone si trovano in difficoltà economiche. Tra bollette da pagare, rate in sospeso, tasse e multe non saldate, è facile finire in situazioni complicate. Quando un debito non viene pagato per molto tempo, chi ha diritto a ricevere quei soldi – come ad esempio lo Stato, il Comune o un creditore privato – può usare alcuni strumenti legali per cercare di recuperarli.

I due più comuni sono il pignoramento del conto corrente e il fermo amministrativo dell’auto. Queste misure sono previste dalla legge e possono essere usate solo in determinate condizioni. Non sempre, però, vengono applicate correttamente, e in certi casi possono essere impugnate o annullate. In questo articolo, quindi, cercheremo di capire quando il pignoramento del conto o il fermo dell’auto sono legittimi. Ma anche cosa dice la legge in proposito, quali sono i limiti e, soprattutto, quali sono i diritti del cittadino.
Il pignoramento del conto e fermo amministrativo dell’auto: cosa significa
Il pignoramento del conto corrente è una procedura prevista dalla legge che permette a chi deve ricevere dei soldi (come una persona, un’azienda o lo Stato) di recuperare direttamente la somma dovuta dal conto bancario del debitore. In pratica, se una persona ha un debito e non lo paga, il creditore può chiedere che la banca blocchi i soldi presenti sul conto, fino a coprire l’importo dovuto. Questa azione può essere avviata sia da soggetti privati, come un fornitore o un ex padrone di casa, sia da enti pubblici, come l’Agenzia delle Entrate-Riscossione, quando si tratta di tasse, multe o cartelle esattoriali non pagate.

La legge permette di effettuare il pignoramento del conto corrente, ma chi lo fa deve rispettare alcune condizioni ben precise. Prima di tutto, è necessario che ci sia un titolo esecutivo, cioè un documento che conferma ufficialmente il debito. In seguito, il debitore deve essere informato in modo corretto, tramite una notifica preventiva. A meno che la legge non preveda eccezioni, come nel caso dei debiti fiscali. Quando la banca riceve l’atto di pignoramento, blocca il conto in parte o totalmente e trasferisce le somme presenti al creditore, rispettando sempre i limiti stabiliti dalla legge.
Invece, il fermo amministrativo di un’auto è una misura prevista dalla legge, ma può essere applicato solo in determinate condizioni. Per essere valido, chi applica il fermo deve inviare al proprietario una comunicazione. Deve avvenire almeno 30 giorni prima di iscrivere ufficialmente il fermo al Pubblico Registro Automobilistico (PRA). Inoltre, il fermo può essere messo solo se il debito supera gli 800 euro – anche se questa soglia può variare in base al tipo di debito. Infine, non è possibile applicare il fermo se l’auto è indispensabile per lavorare.
Il pignoramento del conto corrente e il fermo amministrativo dell’auto sono strumenti legittimi previsti dalla legge per tutelare i creditori. L’uso di queste misure deve sempre rispettare limiti legali precisi e garantire il diritto di difesa del cittadino.