Sospensione della patente: ecco le patologie con cui non puoi più guidare. Andiamo a vedere insieme quali sono.
Guidare è una libertà, ma anche una responsabilità. Quando ci mettiamo al volante, non stiamo solo controllando un veicolo: stiamo partecipando alla sicurezza nostra e degli altri. È per questo che la legge italiana stabilisce regole precise su chi può guidare e chi non è più idoneo a farlo, in base al proprio stato di salute.
Non tutti sanno – o forse non ci pensano spesso – quali siano le patologie che possono impedire di ottenere, mantenere o rinnovare la patente di guida. Spesso si dà per scontato che una volta conseguita la patente, si possa guidare liberamente, senza considerare che la sicurezza alla guida dipende non solo dalle competenze e dall’esperienza, ma anche dallo stato di salute fisico e mentale di chi è al volante. Esistono infatti alcune condizioni mediche, anche non immediatamente evidenti, che possono compromettere la capacità di guidare in modo sicuro. Ma quali sono queste patologie?
Se hai una patologia cronica, il consiglio è di informarti per tempo, rivolgerti al tuo medico e non sottovalutare i controlli. Perché guidare non è solo un diritto: è un impegno verso tutti. Tra queste ci sono alcune malattie cardiache possono causare perdita di coscienza improvvisa, affaticamento e riduzione dei riflessi.
In particolar modo, bisognerebbe stare attenti alle aritmie severe non controllate; allo scompenso cardiaco avanzato; alle cardiopatie congenite gravi; e agli svenimenti. Attenzione anche alla vista: alcune condizioni – come grave riduzione del campo visivo; perdita visiva non correggibile con occhiali o lenti; glaucoma in fase avanzata; o danni al nervo ottico – possono impedire il rinnovo della patente. Lo stesso vale per l’udito, in particolare per chi guida veicoli professionali: una perdita uditiva bilaterale grave non compensabile può comportare la sospensione. Malattie che colpiscono il cervello, il midollo spinale o i nervi periferici possono compromettere i riflessi, la coordinazione o causare perdita di coscienza. Tra queste vi sono l’epilessia (se non controllata); il Parkinson in fase avanzata; la sclerosi multipla; l’ictus con postumi neurologici significativi; e neuropatie gravi.
La guida richiede lucidità mentale, autocontrollo e capacità di giudizio. In presenza di patologie psichiche, la patente può essere sospesa o rifiutata. Tra queste vi sono le psicosi attive; la schizofrenia non stabilizzata; disturbi della personalità gravi; depressione con ideazione suicidaria; o anche abuso di sostanze o alcol.
Guidare è una grande responsabilità che richiede non solo abilità e attenzione, ma anche un buono stato di salute fisica e mentale. La legge italiana prevede che alcune patologie, a causa dei loro effetti sulla vigilanza, sui riflessi o sulla capacità di reazione, possano portare alla sospensione o al rifiuto della patente di guida. È fondamentale quindi che chi convive con una patologia cronica o grave sia informato sulle norme, si sottoponga ai controlli necessari e collabori con i medici e le autorità competenti.
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