Succede anche ai migliori chef di commettere degli errori e di venire criticati pesantemente. Una cliente non si è risparmiata dopo aver cenato a Villa Crespi.
Impossibile non amare lo chef Antonino Cannavacciuolo con la sua risata verace, l’aspetto fintamente severo e le sonore pacche sulle spalle. Una sorta di “gigante buono” che tutti abbiamo iniziato ad apprezzare anni fa a Cucine da Incubo e poi a O’ mare Mio finché lo chef non è approdato a Masterchef.
Da tanti anni affianca Bruno Barbieri e Giorgio Locatelli in qualità di giudice del famoso talent show. Ma non solo: oltre a lavorare in televisione, Cannavacciuolo ha diversi ristoranti, il più famoso è Villa Crespi sul Lago d’Orta che, dal lontano 1999, gestisce insieme alla moglie Cinzia Primatesta. Chiunque abbia avuto l’onore di cenare a Villa Crespi ne ha elogiato la cucina oltreché la location e la disponibilità di Cannavacciuolo a farsi fare qualche foto.
Purtroppo, però, anche i migliori possono sbagliare magari per stanchezza o per un momento di distrazione. E così, nonostante le 3 Stelle Michelin, anche Cannavacciuolo ha ricevuto una pesante critica da una cliente la quale ha lamentato di essersi trovata addebitati sul conto calici di vino mai ordinati.
Anche i ricchi piangono e anche i migliori possono sbagliare. Persino un grande chef come Antonino Cannavacciuolo ha ricevuto una recensione super negativa da una cliente che ha recentemente cenato a Villa Crespi con il marito.
Cenare a Villa Crespi è un’esperienza che coinvolge a 360 gradi: cibo curato nei minimi dettagli, location favolosa e una vista da mozzare il fiato. Il tutto accompagnato dalla possibilità di poter fare due chiacchere con lo chef Antonino Cannavacciuolo il quale è anche spesso disponibile a fare qualche foto. Ma anche i grandi chef stellati possono inciampare a volte. E l’inciampo, questa volta, ha riguardato non la cucina ma il servizio.
Una cliente, in una recente recensione, ha spiegato di essere andata a cena a Villa Crespi con il marito per festeggiare l’anniversario. I due avevano chiaramente specificato di volere solo un paio di calici e non oltre. Ma evidentemente maitre di sala e sommelier non si sono capiti in quanto – come ha puntualizzato la signora – ad ogni portata venivano portati altri calici. Alcuni poi venivano ritirati ancora pieni perché lei e il marito non li assaggiavano neppure. Il disguido si è concluso con uno scontrino molto più alto di quello che si sarebbero aspettati: pur avendo richiesto solo 2 calici, ne sono stati addebitati 10.
La cliente non ha criticato minimamente la cucina che, anzi, ha definito ottima ma la disorganizzazione nel servizio e la poca trasparenza. Insomma cucina promossa a pieni voti ma Cannavacciuolo deve ancora lavorare sulla qualità del servizio che è fondamentale, tanto più in un posto come Villa Crespi.
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