Il 2026 sarà l’anno della svolta, soprattutto per quel che riguarda i certificati medici: è stata introdotta una novità rivoluzionaria che cambierà tutto, cosa bisogna fare per ottenerlo.
Mancano diversi mesi alla fine del 2025 e l’inizio del 2026, eppure sembrerebbe che il nuovo anno porterà con sé tantissime nuove e sorprendenti novità. Sebbene sia impossibile elencarle tutte, è opportuno menzionare quelle che sono già certe e che, tra l’altro, erano attese da tutti e, soprattutto, da tempo.
Grazie ad una modifica apportata all’art. 55-quinquies del D.Lgs. 165/2001, sembrerebbe che, a partire dal 2026, ci sarà una grossa novità per quel che riguarda i certificati medici. Se fino ad ora, infatti, si aveva la possibilità di assentarsi dal lavoro per malattia e di presentare un documento del proprio dottore firmato in presenza, adesso sembra che stia per cambiare ogni cosa.
Con l’approvazione definitiva del Decreto Semplificazioni, infatti, pare proprio che ci sia stata una grossa modifica in quest’ambito, che fa esultare milioni e milioni di lavoratori. Dal nuovo anno, infatti, sembrerebbe che ci sia l’opportunità di presentare il certificato medico firmato a distanza e, quindi, per via telematica. Una novità clamorosa, che presenta allo stesso tempo dei dettagli da non trascurare.
In questi ultimi giorni, quindi, è stata annunciata una novità non da poco. A partire dal 2026, i certificati medici a distanza e, quindi, per via telematica sono finalmente disponibili ed accettati. Nonostante, infatti, bisogna aspettare l’accordo tra Stato e Regioni per definire i dettagli che riguardano la modalità, gli strumenti e casi di applicazione della “telecertificazione”, è opportuno sapere che i documenti cartacei potranno essere un ricordo lontano.
Ovviamente, per fare in modo che questo tipo di certificato medico risulti legale ed attendibile, deve rispettare necessariamente una serie di ‘canoni’. In primis, occorre che ci sia un riconoscimento certo del paziente, che venga preservata la sicurezza delle informazioni e che, soprattutto, venga utilizzata una piattaforma conforme agli standard di sicurezza dei dati sanitari.
A tal proposito, la Fnomceo ha accolto con piacere la novità del 2026, ma ha anche asserito che Whatsapp non può essere assolutamente utilizzata come piattaforma adatta a questo tipo di documenti. Piuttosto, è probabile che se ne utilizzano tante altri, come ad esempio Agenas. Inoltre, almeno per la prima parte del 2026, questa possibilità non è assolutamente aperta a tutti i lavoratori, bensì solo a coloro che hanno un impiego nel settore pubblico.
Insomma, si tratta di una grossa svolta, soprattutto per chi ha da sempre desiderato una cosa del genere. Inutile dire, però, che almeno per il momento ci sono ancora grossi nodi da sciogliere e molte problematiche da affrontare. In primis, bisogna capire quali condizioni cliniche potranno essere riconosciute telematicamente. E, soprattutto, come si agirà in caso di contestazioni.
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