Ottime notizie per una certa categoria di contribuenti che, il prossimo anno, avranno più soldi in tasca: per loro, infatti, meno tasse nel 2026.
Il Governo di Giorgia Meloni, lo scorso 17 ottobre, ha presentato la bozza della futura Legge di Bilancio 2026. C’è ancora spazio per qualche modifica ma alcuni punti ormai sembrano chiari e, in particolar modo, quel che riguarda le tasse sembra essere deciso. L’Esecutivo, infatti, per la seconda volta nel giro di soli due anni, ha deciso d’intervenire sull’Irpef.
Un intervento che, a dirla tutta, era urgente visto il crollo del potere d’acquisto dei contribuenti. Dal 2022 in avanti, a causa dell’inflazione, sono aumentati i prezzi di ogni cosa e questo ha gettato nello sconforto gran parte delle famiglie. I bonus di sicuro non mancano ma, da soli, non possono risolvere la situazione. I sussidi possono essere una stampella: non la soluzione definitiva ad una crisi economica grave come quella che stiamo attraversando.
Era urgente agire alla radice: mettere mano alle tasse e, dunque, agli stipendi. Dal prossimo anno più soldi in busta paga: questa la bella notizia. La cattiva notizia è che, purtroppo, il beneficio non riguarderà tutti ma solo determinate categorie. In tanti, insomma, resteranno esclusi.
Il Governo di Giorgia Meloni ha presentato la bozza della Legge di Bilancio lo scorso 17 ottobre: si punta ad una riforma Irpef molto ambiziosa. Il prossimo anno alcuni fortunati lavoratori si troveranno con più soldi in tasca in quanto godranno di una tassazione più bassa. Scopriamo chi sono.
Con la Legge di Bilancio 2024, il Governo Meloni ha abbassato le aliquote Irpef portandole da 4 a 3. Con la Legge di Bilancio 2026, abbasserà la percentuale di tasse per la fascia reddituale media. Dal prossimo anno, infatti, i redditi annui lordi compresi tra 28.001 e 50.000 euro passeranno da un’aliquota del 35 ad un’aliquota del 33%. Questo comporterà vantaggi anche per i redditi sopra i 50.000 euro naturalmente. Il vantaggio massimo sarà di 440 euro all’anno proprio per i redditi superiori a 50.000 euro.
Ma non è finita qui. Coloro che hanno un reddito annuo lordo non superiore a 28.000 euro beneficeranno di una tassazione agevolata sugli aumenti derivanti da rinnovi contrattuali avvenuti nel 2025. In pratica, solo sull’importo dell’aumento, pagheranno un’aliquota del 18% anziché del 23%.
Detassazione sui premi riconosciuti ai dipendenti dal datore di lavoro. Sui premi verrà applicata un’aliquota dell’1% su un tetto massimo di 5000 euro mentre, fino a quest’anno, veniva applicata un’aliquota del 5% su un tetto massimo di 3000 euro. Su un premio di 5000 euro si possono risparmiare ben 560 euro di tasse. Infine, tassazione agevolata del 15% per il lavoro notturno e festivo ma solo su un tetto massimo di 1500 euro all’anno. Questo beneficio sarà fruibile solo dai lavoratori con reddito annuo lordo fino a 40.000 euro.
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