Nuove regole IMU e nuova stangata per milioni di famiglie: ora diventa obbligatorio pagarla anche in questi casi. Nessuno se lo sarebbe mai aspettato.
Sul finire del 2025 una nuova sentenza della Corte di Cassazione cambia tutto in materia di IMU e fa precipitare nello sconforto migliaia di famiglie già pesantemente messe in ginocchio da inflazione e carovita in generale.
L’IMU, come tutti ben sappiamo, è la tassa che ogni anno dobbiamo versare al nostro Comune nel caso in cui possediamo degli immobili. Questa tassa è dovuta per tutte le case di nostra proprietà ad eccezione della casa principale, cioè quella in cui viviamo a meno che essa non faccia parte delle categorie catastali ritenute di lusso. Nel caso in cui vivessimo in un’abitazione di lusso allora l’IMU sarà dovuta ugualmente.
Fino ad oggi molte famiglie hanno potuto beneficiare di determinate agevolazioni e non pagare l’IMU in tutta una serie di situazioni. Ma ora si cambia musica. La notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno e nessuno se lo sarebbe mai aspettato. Milioni di famiglie sono in ginocchio.
Nuove regole riguardo all’IMU, regole che stanno mettendo in ginocchio migliaia di famiglie. La nuova sentenza della Corte di Cassazione non lascia spazio a dubbi: d’ora in avanti dovremo pagare l’IMU anche per proprietà che solo fino a pochissimo tempo fa erano considerate esenti.
Di norma l’IMU si è sempre pagata per le case di proprietà ad eccezione, come spiegato sopra, della casa in cui abitiamo a meno che non rientri nelle categorie catastali “immobili di lusso”. Non abbiamo mai pagato l’IMU per cortili o giardini attigui alle abitazioni. Ebbene d’ora in avanti, invece, sarà obbligatorio farlo. A stabilirlo è stata la sentenza 26673 della Corte di Cassazione, depositata lo scorso 3 ottobre.
In pratica anche se naturalmente non abitiamo giardini e cortili attigui a casa nostra, si tratta pur sempre di aree considerate edificabili ai fini fiscali. Pertanto l’IMU deve essere calcolata tenendo conto anche del valore di mercato di queste aree in base, appunto, alla loro edificabilità. In poche parole questo si traduce in un’imposta più alta – talvolta molto più alta – per milioni di proprietari.
Ci sono, tuttavia, delle eccezioni a questa norma. Infatti la Legge prevede l’esenzione totale dal pagamento dell’IMU per le abitazioni principali di anziani non autosufficienti o ricoverati in RSA o strutture sanitarie. Non solo: i vari Comuni possono anche deliberare l’esenzione dal pagamento dell’IMU per immobili non affittati e inutilizzati sempre a causa del ricovero del proprietario. L’esenzione, sia chiaro, può essere concessa solo per un’unità immobiliare e sta a discrezione del Comune. Pertanto occorre sempre verificare le delibere del proprio Comune di residenza.
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