Pignoramenti semplificati per il Fisco, i debitori devono stare attenti alle nuove procedure e sapersi difendere.
L’Agenzia delle Entrate Riscossione avrà a disposizione dati inerenti le somme corrispondenti alle fatture emesse da chi ha debiti iscritti a ruolo nei sei mesi precedenti per agevolare i pignoramenti presso terzi. Una stretta sui contribuenti che arriverà con la Legge di Bilancio.
I pericoli dei debiti sono noti a tutti gli italiani. Non regolarizzando la posizione si rischia il pignoramento dei beni. La rateizzazione ordinaria è l’aiuto offerto a tutti i debitori per ripagare quanto dovuto. Nel 2026, poi, arriverà la rottamazione quinques diversa dalle precedenti definizioni agevolate per dare un sostegno più concreto ai cittadini e fare in modo che regolarizzi la posizione il maggior numero possibile di contribuenti con debiti.
C’è un’altra novità contenuta nella Legge di Bilancio e riguarda i pignoramenti mirati. Andiamo per gradi. Sappiamo che il pignoramento è una procedura legale che permette ai creditori di aggredire i beni del debitore al fine di recuperare i crediti non pagati. In Italia è ammesso il pignoramento di immobili, stipendio, pensione, conto corrente e per questo è uno strumento che fa paura. Non solo i beni del debitore possono essere pignorati, anche crediti dello stesso verso terzi.
La Legge di Bilancio prevede un’estensione del patrimonio informativo dell’Agenzia delle Entrate Riscossione. L’ente dal 2026 potrà accedere ai dati riguardanti gli importi delle fatture emesse. Nello specifico i file delle fatture elettroniche dovranno essere conservati fino al 31 dicembre dell’ottavo anno seguente quello di presentazione della dichiarazione di riferimento al fine di permettere all’AdE e alla Guardia di Finanza di effettuare i controlli fiscali.
I criteri nei dettagli saranno resi noti con un altro provvedimento che dovrebbe arrivare entro tre mesi. L’AdE-R potrà accedere ai dati che si spostano nel Sistema Interscambio relativi ai pagamenti periodici di un titolare di Partita IVA con debiti iscritti a ruolo o di soggetti coobbligati al versamento. Si parla di un sistema di pignoramento simile a quello di stipendi e pensioni riservato a imprese e professionisti.
Per evitare che ciò accada meglio chiedere la rateizzazione con importo mensile della rata non inferiore a 50 euro. Una volta pagata la prima rata, infatti, l’AdE-R sospende il fermo amministrativo sul bene mobile registrato e le procedure esecutive in corso come il pignoramento vengono considerate estinte. L’importante è pagare puntualmente tutte le rate per evitare di decadere dalla rateizzazione e dover corrispondere l’intero debito subito in un’unica soluzione.
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