La svolta tanto attesa finalmente è arrivata: da novembre pensioni a 1000 euro. I pensionati possono festeggiare dopo anni e anni di attesa.
Se ne discute da anni e il primo a lanciare la proposta fu l’ex leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi: portare le pensioni minime almeno a 1000 euro al mese. Proposta più che logica soprattutto se si considera il costo della vita nel nostro Paese. Al momento il trattamento minimo dell’Inps consiste in poco più di 600 euro: l’incremento, dunque, sarebbe notevole.
Le pensioni italiane sono tra le più basse all’interno dell’Unione europea e, di sicuro, non sono più proporzionate al costo della vita soprattutto dopo gli aumenti che si sono registrati negli ultimi anni. Se con uno stipendio medio vivere è difficile, con una pensione minima diventa quasi impossibile.
Stando ai dati ufficiali dell’Inps a percepire l’assegno minimo sono la maggioranza degli anziani: tante persone che dopo una vita di lavoro devono barcamenarsi e arrivare alla fine di ogni mese con circa 600 euro. Una missione che, arrivati al 2025, possiamo definire eroica. Da novembre, però, si cambia rotta: la proposta di portare le pensioni minime a 1000 euro diventa Legge.
Buone notizie per i pensionati: dopo anni e anni di attesa, finalmente, le pensioni minime arrivano a 1000 euro. Ma per ogni notizia buona ce ne è una meno positiva: purtroppo questo incremento non riguarderà proprio tutti. Di seguito vediamo chi saranno i fortunati.
A partire da novembre i pensionati che vivono in Alto Adige vedranno il loro assegno previdenziale crescere e salire fino a 1000 euro lordi al mese. Grazie ad un accordo tra l’Inps e la provincia autonoma di Bolzano, tutti coloro la cui pensione non arriva a 1000 euro lordi, dal mese prossimo beneficeranno di un’integrazione. Per poter fruire di questo grande beneficio è necessario soddisfare i seguenti requisiti:
Possono sfruttare quest’agevolazione non solo gli anziani che percepiscono una pensione di vecchiaia ordinaria ma anche coloro che ricevono l’assegno sociale oppure la pensione di reversibilità o la pensione per invalidità civile o la pensione per casalinghe. Discriminazione nei confronti di tutti gli altri pensionati che risiedono in altre Regioni d’Italia? In realtà bisogna tenere conto che in Alto Adige il costo della vita è più elevato e, inoltre, Bolzano è stata la città maggiormente colpita dall’inflazione dopo Rimini.
Di conseguenza non arrivare ad una pensione lorda di nemmeno 1000 euro al mese diventerebbe davvero impossibile. Il beneficio non è permanente: per continuare a fruirne gli interessati ogni anno dovranno presentare l’Isee e, qualora, superasse i 20.000 euro perderanno l’integrazione.
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