Non hai mai lavorato fuori casa? Nessun problema: anche se sei una casalinga ti spetta una pensione da oltre 500 euro al mese. Vediamo come ottenerla subito.
Per quanto quello della casalinga, sotto moltissimi aspetti, sia il lavoro più faticoso al mondo, ad oggi non è previsto uno stipendio. Fortunatamente, però, la pensione è prevista ed è quasi pari al trattamento minimo dell’Inps di chi ha lavorato circa 20 anni svolgendo professioni fuori casa.

Infatti le casalinghe possono ottenere una pensione di oltre 500 euro al mese più tredicesima. Certo non sono moltissimi ma, comunque, rappresentano un bel riconoscimento per queste preziose figure che mandano avanti la casa occupandosi senza sosta di mariti e figli. Ma dunque tutte le casalinghe possono avere 500 euro al mese a prescindere dal reddito del marito e dall’età? No, non funziona proprio così: occorre soddisfare dei requisiti molto precisi.
Pensione casalinghe: i requisiti per ottenerla
Quello della casalinga è il lavoro più faticoso che esista: non esistono orari né giorni di riposo. Purtroppo, per il momento, almeno in Italia non è previsto uno stipendio per coloro che svolgono questa professione. In compenso, però, è prevista una bella pensioncina di oltre 500 euro al mese.
Partiamo con il dire che esistono due tipi di pensione per le casalinghe. La prima è la pensione casalinga classica e per averla occorre iscriversi al Fondo casalinghe dell’Inps e versare di tasca propria i contributi per minimo 5 anni e non meno di 26 euro al mese. Si può cominciare ad effettuare i versamenti a partire dai 16 anni e fino ai 65 e poi, se si raggiungerà una certa soglia minima, si potrà cominciare a ricevere la pensione mensile già a partire dai 57 anni.

Il problema è che non tutte le casalinghe – o i casalinghi – hanno la possibilità di versare i contributi di tasca propria. Per tutti costoro c’è l’assegno sociale. L’assegno sociale è una misura nata nel 1996 e pensata per coloro che non hanno contributi – o ne hanno troppo pochi – e che, quindi, non hanno diritto nemmeno alla pensione minima.
Essendo soggetto a rivalutazione annua, l’importo di questa misura cambia tutti gli anni: nel 2025 corrisponde a 538,68 euro al mese e viene erogato per tredici mensilità. Naturalmente, come anticipato nel precedente, non si rivolge a tutte le casalinghe ma è necessario soddisfare dei precisi requisiti:
- avere già compiuto 67 anni;
- essere cittadini italiani o con regolare permesso di soggiorno;
- essere residenti in Italia in modo continuativo da almeno 10 anni e non essersi mai allontanati per più di 30 giorni consecutivi;
- avere un reddito non superiore a 7.002,84 euro annui se si vive da soli oppure non superiore a 14.005,68 euro all’anno se si vive con il coniuge.
Se si soddisfano tutti i requisiti si può procedere con la richiesta all’Inps accedendo al portale tramite Spid o Carta d’Identità Elettronica o Carta Nazionale dei Servizi e, qualora la domanda venisse accolta, si inizierà a ricevere l’assegno sociale dal mese successivo. Naturalmente eventuali cambiamenti di reddito potrebbero comportare la perdita del beneficio.




