Negli ultimi giorni si è diffusa la notizia di una vera e propria “epidemia” di ragni violino in diverse città italiane. Alcune persone sarebbero già state colpite dai loro morsi, con sintomi dolorosi e lesioni cutanee che hanno destato forte preoccupazione. Le segnalazioni parlano di esemplari trovati in abitazioni private, scuole e persino uffici, tanto che sui social e sui giornali locali si è acceso un acceso dibattito sulla pericolosità di questo piccolo aracnide.
Il ragno violino (Loxosceles rufescens) è noto per il suo veleno necrotico, in grado di distruggere i tessuti cutanei e causare ferite difficili da guarire. Le dimensioni ridotte — corpo di circa 8-12 millimetri — lo rendono difficile da individuare, e proprio per questo molte persone non si accorgono della sua presenza fino a quando non si verificano conseguenze indesiderate.
Il morso, spesso inizialmente silenzioso, può provocare arrossamento, prurito e dolore che, in certi casi, evolvono in ulcerazioni o necrosi. Nei soggetti più sensibili il veleno può generare sintomi sistemici come febbre, dolori muscolari, nausea e malessere diffuso.
Nonostante non sia un animale aggressivo, il ragno violino è pericoloso perché ama nascondersi vicino all’uomo. Predilige ambienti caldi, asciutti e poco illuminati, come solai, cantine, scatoloni o armadi non utilizzati. In Italia è diffuso soprattutto al centro-sud, ma ci sono segnalazioni anche al nord.
In caso di puntura, la condotta corretta è fondamentale:
• lavare immediatamente la zona con acqua e sapone
Detto ciò, è importante chiarire: non esiste nessuna epidemia reale di ragni violino. Le notizie allarmanti sono spesso frutto di esagerazioni mediatiche o di confusione con altri insetti innocui.
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