La decisione del Governo
Secondo le ultime disposizioni, in caso di guerra tutti i cittadini di sesso maschile tra i 18 e i 45 anni dovranno presentarsi per il servizio militare obbligatorio. La misura, discussa da tempo negli ambienti istituzionali, viene ora descritta come un atto necessario per garantire la sicurezza nazionale.

Il provvedimento prevede che non ci saranno eccezioni, se non per motivi di salute documentati e riconosciuti ufficialmente. Gli uffici di reclutamento sono stati riattivati e si stanno preparando a gestire un numero elevato di registrazioni.
Le lettere ai nati nel 2008
La novità che ha destato maggiore attenzione riguarda le prime lettere inviate ai cittadini nati nel 2008. Si tratta di comunicazioni ufficiali, recapitate a domicilio, che invitano i destinatari a confermare la propria disponibilità a prestare servizio alle armi.
All’interno delle buste si legge un testo conciso: si richiede l’adesione volontaria, ma viene sottolineato che, in caso di emergenza nazionale, la partecipazione diventerà obbligatoria.
La notizia ha subito generato reazioni contrastanti: alcune famiglie parlano di un atto doveroso, altre denunciano il rischio di un ritorno forzato a pratiche del passato.
Reazioni e clima di incertezza
Nelle scuole si diffonde l’idea che presto la chiamata potrebbe estendersi ai nati tra il 2007 e il 2010, mentre nei luoghi pubblici la discussione rimane tesa e frammentata. Le associazioni per i diritti civili hanno chiesto chiarimenti al Ministero della Difesa, sottolineando l’ambiguità del termine “adesione” presente nelle lettere.

La popolazione si divide: c’è chi considera l’iniziativa una misura inevitabile e chi teme una mobilitazione forzata di massa.
Prossimi sviluppi
Le autorità non hanno ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali sul calendario della mobilitazione, ma fonti vicine al Governo parlano di un piano progressivo che potrebbe coinvolgere, a breve, tutte le classi di leva fino ai 45 anni.
Per ora, la certezza è una sola: le lettere stanno arrivando, e con esse prende forma un ritorno alla leva che segnerà profondamente il futuro di intere generazioni.