Stufe a pellet: se non sei in regola con la documentazione rischi una multa di 3000 euro

Avete la certezza che tutta la documentazione relativa alla stufa a pellet che avete installato in casa sia in regola?

Il boom di stufe a pellet è iniziato nel 2022 e ancora continua considerando i prezzi del gas. Le famiglie hanno scelto un’alternativa meno inquinante e dai consumi ridotti per cercare di risparmiare in bolletta. Inoltre riducono la dipendenza dal gas, altro vantaggio non di poco. Il risparmio, però, si potrebbe perdere da un momento all’altro.

Fuoco e uomo stupito
Stufe a pellet: se non sei in regola con la documentazione rischi una multa di 3000 euro (Costadeitrabocchimob.it)

Riscaldare casa in inverno con la stufa a pellet è una mossa saggia. Non prevede un investimento iniziale oneroso come per la pompa di calore e riduce i consumi rispetto la tradizionale stufa a gas. Inoltre la stufa a pellet diminuisce le emissioni inquinanti e i piccoli cilindri di legno hanno un alto potere calorifero.

Serve la canna fumaria per installare questo apparecchio in casa, non bisogna credere a chi dice il contrario. Non solo, c’è una rigida normativa da seguire proprio in relazione all’emissione dei fumi soprattutto se si vive in condominio. Fondamentale, poi, la corretta manutenzione della stufa a pellet. Ora che l’accensione è prossima è bene approfondire cosa impone la Legge per evitare sanzioni da 3 mila euro.

Quando scatta la multa di 3 mila euro se hai la stufa a pellet

Secondo la normativa è obbligatorio che un tecnico professionista controlli una volta l’anno la stufa a pellet per verificare le emissioni dei fumi, le componenti elettromeccaniche e per asportare i residui nelle parti più difficili da raggiungere con la pulizia ordinaria che si svolge in autonomia. Il tecnico si occuperà di controllare anche lo stato della guarnizione.

Pellet e stufa
Quando scatta la multa di 3 mila euro se hai la stufa a pellet (Costadeitrabocchimob.it)

L’intervento ha un costo variabile in base alla città di residenza e all’onorario del professionista. In generale va dagli 80 ai 200 euro. La cifra maggiore si raggiunge dovendo pulire la canna fumaria. Chi viola le disposizioni di Legge e dovesse essere beccato con una documentazione non in regola rischia una sanzione da 500 a 3 mila euro.

La multa è prevista anche se il tecnico pur effettuando in controlli non rilascia la documentazione attestante l’intervento. Qui si parla di sanzioni tra mille e seimila euro. Prima di accendere la stufa a pellet per l’inverno 2025/2026, dunque, è consigliabile chiamare il tecnico per verificare che l’impianto funzioni correttamente dopo i mesi di spegnimento e ottenere la documentazione necessaria per evitare inutili dispendio di denaro. Se, invece, il controllo è stato fatto ad inizio anno si può attendere l’inizio del 2026 ma se si dovessero notare problemi alla prima accensione meglio chiedere l’aiuto di un professionista.

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