Telecamere in condominio, chiarezza sul regolamento: ecco come stanno veramente le cose, cosa si può fare e cosa invece non è concesso.
Le operazioni da effettuare all’interno del proprio condominio sono sempre fonti di dibattito fra i vari condòmini, perché spesso la singola volontà di un proprietario di casa, e la sua libertà nello scegliere cosa è meglio per la sua abitazione, deve confrontarsi anche con il rispetto degli altri e degli spazi comuni.
Una situazione piuttosto “spinosa”, spesso oggetto di dibattiti nelle assemblee condominiali (e non solo) riguarda l’installazione di telecamere di sicurezza nel condominio. Senza dubbio, sono degli efficaci sistemi di sorveglianza, ma qualcuno potrebbe risultare infastidito dall’essere ripreso ogni volta che entra o esce da casa sua.
Si possono installare, o no? Cosa dice la legge a riguardo? C’è la risposta alla domanda, con tanto di recente precisazione su uno specifico aspetto arrivata direttamente da una nuova sentenza.
La normativa, secondo quando dice il Codice Civile e il GDPR (Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati), è possibile installare telecamere in condominio attraverso la delibera della maggioranza dei condomini e di almeno la metà del valore dell’edificio. Il Regolamento UE non mette limitazioni se le riprese sono domestiche o personali, oppure se riguardo aree strettamente private.
Per le aree comuni, invece, il Regolamento UE prevede il rispetto della privacy e la necessità di un responsabile della protezione dei dati raccolti. Qualora si volessero installare delle telecamere a tutela della propria abitazione, e dunque le riprese fossero esclusivamente di aree relative alla propria proprietà, non è necessario avere l’autorizzazione del condominio, purché appunto le riprese non interessino aeree comuni e siano limitate a preservare la sicurezza della propria casa.
Sull’argomento, come ulteriore precisazione, il Tribunale di Catania (sentenza n. 4262/2025) ha recentemente affermato che, qualora sia installata una telecamere all’interno o sul balcone del proprio appartamento, che riprende esclusivamente aree private (e dunque di possesso del singolo condomino che l’ha installata) non sono necessari i cartelli di segnalazione, né tantomeno una delibera condominiale.
L’importante, come detto prima, è che la telecamera riprenda solo la proprietà privata, senza invadere aree comuni o la privacy altrui. Come riporta Qdpnews, la delibera condominiale (secondo le modalità elencate precedentemente) è dovuta solo se l’installazione avviene in parti comuni del condominio.
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