Sei un amante della bicicletta? Allora questa esperienza fa per te: tra terra e mare, tra panorami mozzafiato, sentieri tranquilli e atmosfere cariche di fascino.
Se sei in cerca di una fuga dalla frenesia, di un’esperienza vera, fatta di luce, aria e libertà, allora preparati a partire. C’è un angolo d’Italia dove la natura si racconta in ogni curva del cammino. E una volta scoperto, sarà impossibile dimenticarlo.

Soprattutto se sei un amante della bicicletta. Nel nostro paese esiste un itinerario che racconta storie antiche, che ti accompagna attraverso borghi sospesi nel tempo, spiagge selvagge, promontori panoramici e costruzioni in legno che sembrano danzare sull’acqua. È un viaggio che ricarica, che connette, che restituisce. Un percorso pensato per chi cerca autenticità, silenzio e bellezza. Se sei tra coloro che amano lasciarsi sorprendere da un tramonto improvviso, dal profumo della salsedine o dal silenzio di un sentiero che si perde tra gli ulivi, allora c’è un luogo che aspetta solo te. Andiamo a scoprire di cosa si tratta.
Vivi l’Abruzzo autentico pedalando lungo la Via Verde della Costa dei Trabocchi
La Costa dei Trabocchi è un tratto del litorale adriatico: si è trasformata un’antica ferrovia in una delle ciclopedonali più affascinanti d’Italia, ossia la Via Verde. Un percorso che non è solo una pista da seguire, ma un viaggio lento nella bellezza, tra natura, storia e tradizione. Il percorso parte da Ortona, città affacciata su un promontorio, con il Castello Aragonese che osserva il mare dall’alto.

Qui, l’ex stazione ferroviaria diventa il punto di partenza ideale: bastano pochi colpi di pedale per allontanarsi dal traffico e immergersi nella quiete. La vecchia ferrovia corre ora parallela alla costa, e ti accompagna tra scorci mozzafiato e gallerie scavate nella roccia, illuminate da piccole luci soffuse. La Via Verde è lunga circa 42 km, da Ortona a Vasto Marina, e attraversa anche Fossacesia, Rocca San Giovanni, Torino di Sangro, Casalbordino, e altri piccoli borghi costieri. Ogni tratto racconta qualcosa di diverso: un campo di girasoli, una torre costiera, una vecchia stazione riconvertita in punto ristoro.
Fate attenzione, però: sul sito viaverdedeitrabocchi.info c’è un aggiornamento che riguarda agosto, ovvero che “a causa dello smottamento lungo il Sentiero di Punta Aderci, il tratto fra Mottagrossa e il Fiume Sinello all’interno della riserva è CHIUSO. La traccia qui riportata comprende già la deviazione per aggirare il blocco, che prevede circa 300 metri di terreno fortemente dissestato, in salita o in discesa (a seconda della direzione nord o sud). Si consiglia fortemente di condurre la bici a mano. Esiste anche una seconda alternativa, segnalata in loco, che prevede un deviazione più lunga verso l’entroterra”.
Infondo, chi pedala lungo la Costa dei Trabocchi non cerca solo un itinerario ciclabile. Cerca un’emozione. Un filo invisibile tra terra e mare, tra passato e presente. E lo trova, sospeso sull’acqua, tra le reti di un trabocco e le onde dell’Adriatico.