In Basilicata c’è un borgo avvolto dal mistero, conosciuto come “quel paese” che nessuno osa nominare. Oggi la leggenda diventa rinascita.
C’è un piccolo borgo nel cuore della Basilicata che da secoli vive avvolto nel mistero. Un luogo che nessuno osa nominare apertamente, quasi che il solo pronunciarne il nome possa attirare sfortuna. Le sue origini si perdono tra racconti di streghe, malocchi e strane coincidenze che hanno alimentato la fama di “paese maledetto”.

Le voci popolari parlano di antiche magie, di lampadari caduti e di incantesimi sussurrati nelle notti d’estate, mentre la gente del posto sorride, consapevole che ogni leggenda nasconde sempre un fondo di verità. Oggi quel paese “che non si nomina” è diventato un simbolo di rinascita culturale e turistica. Un esempio di come una leggenda possa essere trasformata in opportunità. Passeggiando tra le sue vie strette e panoramiche, il visitatore scopre un mondo di storie, tradizioni e bellezza che smentisce ogni cattiva voce e invita a guardare oltre le apparenze.
Il borgo “che non si nomina” si trova in Basilicata
Colobraro è un piccolo paese della Basilicata, in provincia di Matera, conosciuto in tutta Italia per una strana fama: quella di essere “il paese che porta sfortuna”. Per molti anni, infatti, la gente del posto e dei paesi vicini ha evitato perfino di pronunciarne il nome, chiamandolo semplicemente “quel paese”. Ma da dove nasce questa maledizione?

La leggenda più famosa racconta che negli anni Quaranta, durante un processo a Matera, un avvocato originario di Colobraro, per difendere il suo cliente, disse con tono deciso “se quello che dico non è vero, possa cadere il lampadario!”. Subito dopo, il lampadario del tribunale cadde davvero, spaventando tutti i presenti. Da quel momento, si diffuse la voce che Colobraro portasse sfortuna e che i suoi abitanti avessero poteri misteriosi. Altri racconti parlano di magare, cioè donne considerate streghe, e di incantesimi che si diceva venissero fatti tra le case del borgo. Col tempo, la fama di “paese maledetto” diventò così forte da entrare nel linguaggio comune e nelle credenze popolari della regione.
Oggi, però, Colobraro ha trasformato questa leggenda in una grande occasione per farsi conoscere. Ogni estate, le sue stradine accolgono centinaia di visitatori per lo spettacolo “Sogno di una notte… a quel paese”, un percorso teatrale e musicale che racconta, con ironia e magia, tutte le storie legate alla superstizione. Gli abitanti partecipano con entusiasmo, vestiti con costumi d’epoca, offrendo piatti tipici e racconti popolari.
Chi visita Colobraro oggi trova un borgo tranquillo e suggestivo, con un centro storico fatto di viuzze strette e case in pietra che si arrampicano sul monte. Da non perdere il Palazzo Marchesale, da cui si gode una vista splendida sulla valle del fiume Sinni. E la Chiesa di San Nicola di Bari, con il suo campanile elegante. Interessante anche il piccolo Museo delle Magie e delle Streghe, dove sono raccolte storie e oggetti legati alle antiche credenze lucane.





